Uno dei migliori modi di abbinare il miele con altri ingredienti è quello di usarlo, così come avevano già capito gli antichi romani, con la frutta secca.
Ne sono un esempio il pan pepato, pan giallo, pan forte: tutti dolci della tradizione italiana in cui il miele, le spezie e la frutta secca la fanno da padrone.
Si tratta di alimenti che uniscono all’elevato valore energetico un ridotto volume occupato, cosa indispensabile per chi doveva lavorare nei campi o nei boschi.
Nei dolci, se la ricetta originale non prevede l’uso di miele, questo può essere sostituito tranquillamente allo zucchero fino a un terzo: i dolci si conserveranno meglio, rimarranno più morbidi, la consistenza sarà più elastica, la doratura più uniforme e la crosta risulterà più invitante.
Un altro abbinamento che unisce semplicità a risultati di sicuro effetto vede il miele unito ai prodotti derivati dal latte: yogurt, ricotta, formaggi di ogni tipo.
La miscela yogurt naturale-miele acquista un sapore molto meno acido e, in più, si arricchisce di profumi inconfondibili.
Quando si vuol riservare ai propri ospiti un servizio degno della loro compagnia, la cosa migliore è portare a tavola più tipi di miele, così che sia lo stesso commensale a provare i diversi abbinamenti, per poi discuterne con gli altri.
Le regole generali per abbinare il miele partono dalla considerazione che esso ha l’effetto di attenuare ogni altro sapore (acido, salato, amaro).
In abbinamento con i formaggi si deve fare attenzione a conciliare intensità e persistenza degli aromi, in modo che i due sapori “viaggino” concordemente e senza prevalere uno sull’altro.
Di seguito alcuni spunti, ma lasciamo libero spazio alla vostra fantasia …
Oltre al criterio sensoriale del gusto si può anche tenere in considerazione la territorialità, abbinando prodotti della stessa zona di origine.
Miele d’acacia: Erborinati come il gorgonzola, provolone e pecorino romano.
Miele d’eucalipto: Formaggi saporiti, ragusano stagionato, grana parmigiano reggiano o trentino.
Miele di corbezzolo: Ricotta, ricotta romana, mascarpone e robiola.
Miele di lavanda: Montasio, pecorino sardo e siciliano. Melata di quercia Pecorino di montagna, Castelmagno, gorgonzola.
Melata: Formaggi leggermente salati o acidi.
Miele di castagno, miele di tiglio: Formaggi molto stagionati e /o nella cui stagionatura entrano in gioco anche le muffe.
Molto accattivante è l’accoppiata ricotta di pecora- miele di castagno, in cui la nota di caramello conferita dal miele trasforma questa semplice unione in un dessert che ricorda panna cotta e crème caramel.
Mara Torreggiani
FONTI: “Conoscere il miele” – Edizioni Avenue media